Da dove può iniziare un blog di viaggio se non dal tour che fu l’inizio del mio vagare per il mondo da adulta? Ed è infatti dalla Scozia che voglio iniziare i miei racconti: il tour Scozia in bus che fu la svolta della mia vita, la prima vacanza itinerante tra sole donne e che potrebbe darvi interessanti spunti di viaggio.
L’idea di partire non ebbe angoli sbiaditi o cedimenti… volevo scappare… da una storia conclusa all’improvviso per mia cecità, dal mio status di studentessa ormai perduto… dalla mia vita che ormai non aveva più una linea da seguire, ma solo strade da ricostruire. Mi concessi così questa vacanza dopo la laurea e un’estate con soggiorno a Sharm tutt’altro che apprezzato.
La proposta: tour Scozia in bus con soggiorno in b&b o Guest House.
Le basi non erano semplici ma sicuramente è una situazione in cui vi potreste trovare anche voi: pochi i giorni a disposizione, come anche i soldi nel portafogli.
La proposta fu semplice e diretta: un piccolo tour della Scozia anche in queste condizioni si riesce ad organizzare. Ero entusiasta all’idea ed accettai immediatamente. L’itinerario mi ha aperto gli occhi su una nazione stupenda e che spero di poter rivisitare per approfondire ed è sicuramente un itinerario Flash che potrebbe interessare anche voi.
Ma bando alle ciance, vediamo insieme come nacque il progetto, come venne impostato, come si sviluppò on the road e come potrebbe svilupparsi anche per voi.
Perché organizzare un tour Scozia in bus? *
Fuori dall’alta stagione la Scozia non è di certo una distesa verde, soprattutto le Higlands sono un susseguirsi di terra rossa e roccia, ciò che tutti potrebbero definire qualcosa di triste e poco estivo
Io invece ho la Scozia e quei territori ancora nel cuore, un paesaggio che si ricorda per la sua immensità e per la totale immersione nella natura.
La Scozia è questo… ovunque è natura e semplicità, cortesia tranquilla di persone gentili e disponibili, ma poco invadenti, paesaggi da libro fantasy che si mixano con atmosfere horror create per il divertimento dei turisti.
Prima di andare avanti… è il vostro primo viaggio fai da te? Potrebbe interessarvi la mia guida
Viaggi avventura per tutti: guida per trasformarti da turista a viaggiatore
Fateci un salto poi tornate potrebbe essere un modo utile per mettere in piedi il vostro tour.
Come girare la Scozia in bus: le principali compagnie *
Come avevamo letto su internet spostarsi in bus in Scozia è una delle scelte migliori e così si è rivelata.
A quei tempi eravamo sprovviste di carta di credito per noleggiare un’auto, e cercavamo alternative comode con i mezzi pubblici…. quanto mi risulta strano dire “a quei tempi” eppure era così.
Giravamo con una cartina in mano e con gli appunti presi a casa… non usavamo connessioni costanti e cellulari da guida, ma le strade, la loro gente, i loro palazzi e le nostre chiacchiere.
All’inizio pensammo ai treni scoprendo però che in Scozia costano troppo e non raggiungono tutte le città (soprattutto non direttamente).
Le principali città della Scozia, e molte città che si trovano lungo il percorso, sono invece collegate da linee di bus. I pullman sono una soluzione molto popolare non solo tra i turisti e permettono di viaggiare lungo tutto il paese in modo economico e comodo.
Le principali compagnie che si occupano di questo servizio di bus sono: Scottish Citylink, Stagecoach, Megabus, National Express.
I biglietti possono essere acquistati anticipatamente online oppure direttamente alle stazioni e qualche volta anche a bordo.
Per chi ha intenzione di viaggiare molto lungo la Scozia in bus potrebbe essere interessante optare per dei pass che permettono l’acquisto di biglietti multipli.
Ad esempio la Scottish Citylink propone la Explore Pass mentre la National Express propone anche una tessera ideale per chi volesse prolungare il tour in Galles e Inghilterra: il National Express Brit Xplorer Pass.
Dopo il costo del trasporto aereo quello degli spostamenti interni sarà il più forte quindi studiate bene il vostro itinerario, gli orari delle compagnie e i prezzi delle varie tratte prima di decidere.
Itinerario della Scozia in Bus: quattro tappe da non perdere. *
Da allora le cose sono cambiate un bel po’ e mai oggi mi organizzerei in quel modo, ma devo ammettere che quell’organizzazione nel dettaglio aiutò la nostra esperienza:essendo uno dei primi viaggi itineranti in cui ci si avventurava infatti, decidemmo di studiare il percorso e cercare da subito delle sistemazioni per dormire.
Inutile dire che con qualche viaggio in più sulle spalle me lo sarei risparmiato, anche perché sul posto molte volte ti rendi conto che preferiresti spostarti in un’altra città piuttosto di rimanere in quella prenotata, oppure, rimanere una notte in più in posti che meritano.
Comunque trovammo delle Guest House niente male prenotando direttamente con i proprietari via mail: il fai da te in fin dei conti mi è sempre piaciuto.
– 1° tappa: Glasgow

Abbiamo deciso poco tempo a Glasgow dato che altri parti della Scozia ci attiravano molto di più .
Glasgow è una città moderna, in stile vittoriano che non accese mai il mio cuore come invece fece la cugina Edimburgo.
Se adorate fare shopping sicuramente troverete negozi di ogni genere. Non essendo noi invece partite con l’idea di spendere in vestiti optammo per un veloce tour in bus nei punti maggiormente turistici.
Lo so che fu una stupidaggine, questi tour in bus in genere li evito, ma non volevamo assolutamente perdere tempo e ci sembrò una buona idea.
Dopo una giornata in giro per Glasgow e un “frappuccino” volante (una delle mie prime esperienze con Starbucks) puntammo la stazione dei bus.

– 2°tappa Edimburgo
Personalmente ho amato Edimburgo e le sue atmosfere dark molto di più dell’aria moderna di Glasgow, ma naturalmente si tratta di un punto di vista personale.
Dormire a Edimburgo
Sapevamo che il tragitto tra Glasgow ed Edimburgo in bus era di un paio d’ore e scoprimmo la bellezza di attraversare lentamente la Scozia in bus godendo dello stupendo panorama scozzese. Prati, fiumi, montagne, stradine strette e paesini dai tetti bassi con chiese gotiche… e anche un po’ lugubri.
Altra cosa che non deve assolutamente mancare è l’esperimento Guest House. E’ stupendo dormire in questi più o meno piccoli b&b gestiti dai proprietari di casa che ti accolgono in modo mite e gentile.
La prima Guest House del nostro tour è stata ad esempio proprio quella di Edimburgo e devo dire che è stata una scelta decisamente azzeccata: la Auld Reekie Guest House gestita da due simpatici coniugi che, essendo in quattro, ci sistemarono nella suite della casa… sistemazione insperata per il prezzo pagato.
La mattina i due indossavano sempre il loro grembiule da cucina bianco candido e, parlando con un accento simpatico un inglese che si sforzava di essere più comprensibile possibile e un tono di voce quieto e rilassante servivano pancetta, uova strapazzate, patate, wurstell, o anche pane tostato caldo, senza considerare il ricco buffet freddo.
La Guest House non era vicinissima al centro, ma comunque collegata bene con i bus…anche se noi preferivamo l’alternativa camminata.
Cosa vedere a Edimburgo
Per una lista di cose da vedere ed un itinerario cittadino vi consiglio di leggere il mio post:
Cosa vedere a Edimburgo: a spasso tra kilt e storie di fantasmi
La sera a Edimburgo
La vita notturna non ci toccò particolarmente: se esci alle 8 del mattino dall’albergo e cammini fino alle 8 di sera hai ben poca voglia di andare per locali.
I localini per la sera in giro per la città erano comunque molto attraenti e ci facemmo tentare dal famosissimo e consigliato da un sacco di guide pub JeJkyll & Hide. Per nostra fortuna non trovammo fila e riuscimmo ad entrare subito anche se il tempo risparmiato lo perdemmo comunque nella lunga attesa per il pasto.

Il posto è visitato da turisti o studenti e più che per il cibo sicuramente lo è per la particolare location.
Una dritta… potreste avere qualche difficoltà nel ritrovare il bagno: dovete cercare la porta nascosta nella finta libreria!!
Come detto il cibo lascia un po’ a desiderare e anche i prezzi non sono propriamente economici, ma il locale è sempre affollato di giovani ed è molto divertente…
– 3° tappa Aberdeen

3 ore di pullman sono quelle che servono per arrivare da Edimburgo ad Aberdeen passando per una infinità di paesini.
L’inesperienza che paghi con una figuraccia
La città è molto più moderna di Edimburgo e anche l’atmosfera e l’aria che si respira non è la stessa. Tutto sembra più freddo distaccato e poco…storico.
Noi arrivammo nel tardo pomeriggio e mi ricordo la grande fame da affrontare con il solito problema: alle 17 i negozi iniziano a chiudere.
Maledetta inesperienza…giravamo con troppi bagagli e non includemmo mai provviste d’urgenza…
Quello che successe a noi fu che arrivammo quasi alla disperazione per non sapere proprio dove andare a trovare qualcosa di aperto. La fortuna ci assistette visto che passammo avanti ad un locale e nonostante l’spetto chic decidemmo di entrare.
Voglio cercare di farvi immaginare l’enorme figuraccia che facemmo noi ragazze zaino in spalla che di certo non guardavano il look per vagare tutto il giorno qua e là entrando in un locale come quello in cui ci ritrovammo.
Entrammo al The Monkey House, uno dei locali più conosciute di Aberdeen senza riuscire a passare inosservate: impermeabili fluorescenti, cappelli con corna e zaini gonfi in mezzo all’elegante aperitivo tutto lustrini e calici con bollicine di Aberdeen (sicuramente un tocco di colore).
Per fortuna…o sfortuna nostra all’ingresso non c’era nessuna selezione. Riuscimmo a cavarcela con un po’ di sana autoironia e ci gonfiammo di dolci e hot-chocolate per non pensarci e fummo di sicuro gli esseri più fotografati della serata!
Aberdeen è in realtà una città culturalmente vivace che, nonostante sia nota soprattutto per le sue famose cave di granito, offre numerose attrazioni e attività.
Si può decidere di vagare tra le distillerie più famose (anche con tour organizzati) oppure visitare la vicina Balmoral: la residenza estiva della regina.
Sono stupendi poi gli spazi all’aria aperta, magari vicini ai fiumi Dee e Don che si congiungono proprio nei pressi della città.
– 4° tappa Inverness
Ben 4 ore di viaggio per arrivare ad Inverness cittadina veramente carina adagiata sul fiume Ness.
Di nuovo ci siamo ritrovate in una stupenda Guest House con coppia di coniugi molto gentili. Sono stati loro a consigliarci per la sera il pub Jonny Foxes, dove provammo una zuppa di cervo non male, soprattutto perché capimmo che era cervo una volta tornate all’appartamento e aver consultato il dizionario (povero Bambi!!).
Cosa vedere ad Inverness
Inverness vale uno o due giorni in più anche se piccola e sperduta. Se si gode di bel tempo come farsi scappare la passeggiata lungo il fiume.
Per maggiori informazioni leggi anche:
A passeggio per Inverness tra mostri fantastici e spettacolari fiordi
Comunque se si arriva qui, più che per la città, è per l’ immancabile escursione sul Lago di Loch Ness.
Non c’è possibilità di incontrare il famoso mostro (o forse si… se ci credete), ma sicuramente il paesaggio è da ricordare fra acqua e montagne che la incorniciano.
Il giorno in più è da calcolare anche per questo: considerate infatti che l’escursione parte sempre la mattina presto quindi la mattina sbrigatevi, ma soprattutto ricordatevi di andare a comprare i biglietti il giorno prima!
Le crociere naturalmente, oltre il giro in barca, comprendono praticamente sempre un giro ai centri in cui viene esposta la storia del grande mostro o anche ad un fantastico castello che vi consiglio: l’Uquhart Castle le cui rovine si affacciano proprio sul lago.
Insomma Nessie non ci fece l’onor della sua presenza… nonostante il tipo in barca cercasse di distrarci in continuazione dalla nostra contemplazione con storie poco credibili sul gigante del lago.
Le compagnie maggiori che organizzano il tour sono:
Quando il tour volge al termine
Purtroppo i giorni di vacanza per noi arrivarono al termine piuttosto velocemente ed il viaggio di ritorno non fu semplice considerando che ci obbligava ad attraversare la Scozia in verticale da Inverness a Glasgow con poco tempo.
Per fortuna il bus calmo e tranquillo, incurante della nostra necessità di arrivare alla fine (tipica di chi ormai è arrivato agli spiccioli di una vacanza) fece qualche tappa permettendoci di fare due passi qua e là in paesini del fatti spesso di una chiesa, un pub e un ristorante… e niente più.
Non ci restava che godere degli ultimi paesaggi scozzesi prima di arrivare in serata a Glasgow, dove, dopo il tempo di un panino (comprato con gli ultimi spicci in tasca… avevamo fatto i conti decisamente al centesimo) ci imbarcammo per Roma.
Consigli finali per sopravvivere in Scozia *
E’ difficile abituarsi ai ritmi dei luoghi che si visitano… e noi lo scoprimmo a nostre spese.
La prima serata ad Edimburgo ci “fregò” se si può usare un termine poco ortodosso: i negozi chiudono prestissimo (e questo nonostante non fosse ancora inverno). Praticamente alle 5 del pomeriggio tutto chiude e la città diventa una sorta di deserto.
Per chi come noi era partito con un budget non proprio ricco… anzi contato al centesimo…doversi rivolgere ad un ristorante piuttosto che a un supermercato era praticamente un salasso. La soluzione fu il digiuno rotto solo da qualche biscotto rimasto nello zaino e un tè in albergo.
Questo è solo uno dei tanti itinerari possibile in Scozia, ma sperimentato di persona vi posso dire che girare in bus in questa regione è comodo e fattibile per chiunque.
Qualche giorno in più rispetto al nostro è preferibile e, consiglio, accorciate le tappe cittadine considerando maggiormente le tappe con bellezze naturali. A parte Edimburgo le città offrono molto poco e rubano solo tempo ad altre destinazioni
Mi bocci Glasgow? mmmm io volevo partire per un week end…..così mi smonti i piani!! 🙁
Ciao Francesca, non mi permetto proprio di bocciare una destinazione, diciamo che “A MIO GUSTO” ho preferito di gran lunga Edinburgo a Glasgov come stile, ma non è detto succeda la stessa cosa a te, anzi vai pure e aspetto una tua opinione quando torni 🙂
[…] sempre nel mio cuore questa città e ancora oggi, dopo anni, guardo indietro pensando a quella vacanza in giro per la Scozia tra amiche, zaino in spalla spostandosi in […]
Ciao! Anche io ho programmato un tour in Scozia, però non ho ben capito come funzionano i mezzi. Se faccio l’Explorer pass con Citylink posso usufruire di tutti gli autobus, anche quelli di National Express? O soltanto di quelli della Scottish Citylink? Sto valutando se fare preventivamente l’abbonamento online o aspettare di essere a Edimburgo, dove passerò tre giorni prima di dover partire per Glasgow (da lì andrò poi a For William e Inverness, il mio dubbio è soprattutto: come muovermi abbastanza in due soli giorni a Fort William? Sul sito della Scottish Citylink ci sono pochissimi autobus!).