Non possiamo fare a meno di parlarne dato il bombardamento mediatico che subiamo ogni giorno da qualche mese: l’Ebola è l’argomento e la paura del momento, e considerando che ormai lo spavento è di ritrovarcela anche a casa nostra, è normale che, soprattutto per i viaggi, ci crei non poche incertezze.
L’Africa all’improvviso è diventato il paese appestato e in molti, parlando, mi chiedono:
“Ma possiamo partire per il Kenya con il problema dell’Ebola?”
“E la Tanzania che dici?”
Dare un consiglio certo è praticamente impossibile per la sottoscritta, non sono un medico e non mi permetterei mai di inserirmi in discorsi tanto delicati, ma quello che posso fare è dare qualche informazione in più che possa aiutarvi a farvi decidere con coscienza e cognizione di causa.
– Quali sono i paesi a rischio Ebola?

Partiamo dal dire che i paesi  attualmente interessati dall’epidemia dell’Ebola sono Guinea, Liberia, Sierra Leone. Alcuni casi si sono recentemente verificati anche in Nigeria e Repubblica Democratica del Congo.
Sembra si parli di due focolai con ceppi distinti della malattia.
Questo non significa che in tutto il resto dell’Africa ci sia sicurezza, Â come anche non dovremmo demonizzare un continente intero come dimostrano i casi di Ebola che ormai si sono presentati anche in Europa e negli Stati Uniti.
Purtroppo gestire una malattia di questo genere che comunque è presente in Africa da diversi anni e ha subito un’impennata di infezioni nell’ultimo anno non è sicuramente cosa facile.
Nonostante queste paure in realtà in paesi come Egitto, Tunisia, Algeria, Marocco, Tanzania e quindi anche Zanzibar,  Kenya, Uganda, Madagascar, Sud Africa, Namibia, Mozambico, Malawi e Zambia non sono stati segnalati casi della malattia in questione e, in questi paesi, vengono applicati gli stessi protocolli di prevenzione che vengono applicati a casa nostra.
– Come si contrae la malattia dell’Ebola
Se decideste di partire comunque per paesi particolarmente turistici quali sono l’Egitto il Kenya, la Tanzania e per le isole di Zanzibar e Mauritius, molto meglio comunque conoscere bene la malattia dell’Ebola e sapere realmente come si trasmette.
Per essere contagiati dovreste entrare in contatto con un “malato sintomatico” cioè con una persona a cui è stata diagnosticata la malattia, ma non solo toccarlo, bensì entrare in contatto con fluidi corporei come saliva, sangue feci e urina.
L’Ebola quindi non si trasmette per via aerea, quindi se un malato vi è solo vicino.
Sintetizzando l’ebola si contrae: 1- facendo sesso con una persona malata;
2- baciando una persona malata;
3- pungendosi con un ago infetto;
4- toccando i fluidi corporei di una persona malata;
5- prestando cure ad una persona malata senza rispettare gli adeguati protocolli di                                          protezione;
6-toccando il cadavere di una persona morta per ebola.
–Viaggiare in aereo con il Rischio Ebola

Il viaggio in aereo verso e da paesi con rischio Ebola viene considerato a basso rischio.
Gli aeroporti internazionali vengono considerati dall’Oms sicuri anche se per ulteriore sicurezza molti scali internazionali europei e statunitensi hanno aggiunto negli ultimi tempi ulteriori procedure di controllo per i passeggeri di aerei provenienti dall’Africa. Questa in realtà non è una misura che aumenti la sicurezza dello scalo, quanto una mossa probabilmente politica per tranquillizzare l’opinione pubblica.
La febbre che viene sempre controllata per un primo screening non è sicuramente un elemento caratterizzante dell’Ebola. Siamo in periodo di influenza, pensate se dovessero internare chiunque si presenti in aeroporto con qualche linea di febbre! Tanto più che all’inizio la febbre emorragica da Ebola è molto simile alla più conosciuta febbre da malaria.
– E’ sicuro viaggiare in Africa con l’Ebola?
Come già detto all’inizio del post la Farnesina sul suo sito ufficiale Viaggiare Sicuri ha inserito alcuni paesi nell’allerta sanitaria, si tratta comunque dei paesi che vengono considerati focolai della malattia Sierra Leone, Guinea, Liberia, Nigeria, Senegal, Repubblica Democratica del Congo, ma anche paesi come Gabon, Mali, Guinea Equatoriale e Costa d’Avorio dove non sono stati realmente segnalati casi della malattia. Un viaggio in questi paesi è altamente sconsigliato.
Viene comunque ribadito che i turisti in viaggio in altri paesi non nell’elenco non corrono alcun rischio di contagio.
Detto questo naturalmente nessuno può darvi certezze, ma sicuramente alcuni dei paesi turistici che al momento vi interessano sono toccati più da problemi politici che non da malattie.
Pensate al fatto che nello stesso frequentatissimo Kenya si consiglia di non girare soli, di evitare alcune parti del paese e di allontanarsi dai villaggi turistici solo accompagnati dai tour operator riconosciuti.
Ogni viaggio ha i suoi pericoli, rimane una sola certezza:
UNA GIUSTA E APPROFONDITA INFORMAZIONE E’ L’ARMA PIU’ EFFICACE PER EVITARE OGNI PROBLEMA!
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