Inutile chiedersi cosa vedere a Berlino, la città finisce per guidarti sempre e comunque li… lungo il percorso della storia contemporanea, lungo quelle cicatrici ormai vestite di modernità.
Per buona parte del XX secolo Berlino è stata al centro della storia d’Europa.
La sua divisione in due con il grande Muro era una fedele rappresentazione della divisione mondiale portata dalla Guerra Fredda.
Oggi l’antichità del popolo germanico, come anche la tragicità del muro di Berlino e della storia moderna, sono state surclassate da modernità, tolleranza e apertura ado ogni forma di pensiero.
Berlino non mi ha colpito particolarmente per la sua bellezza, ma, nonostante questo, le sue profonde cicatrici che si sposano con l’abito a festa di capitale europea si fanno notare più di un faro scintillante nella notte.
Cosa vedere a Berlino: tour in una storia non molto lontana *
La ricostruzione di Check Point Charlie
Cerchi Check Point Charlie e trovi un rifacimento del vecchio posto di blocco, il vecchio cartello “State lasciando il settore americano” che voleva essere un monito per chiunque volesse passare senza autarizzazione.
Da qui passavano solo diplomatici o gli Alleati, o ancora stranieri vari che potevano fare quà e là dalle due parti di Berlino per tutto il periodo che andò dal 1961 al 1990.
Poi trovi anche i finti soldati che scattano foto con i passanti in cambio di pochi euro, un pò come i finti centurioni romani che…a sfregio di una prestigiosa storia, scattano foto sotto il Colosseo.
La porta di Brandeburgo
Alla ricerca della storia perduta, tragica, ma da non dimenticare, si passa per la Porta di Brandeburgo in Pariser Platz.
Con la sua immensità sta lì a ricordare le profonde divisione di un mondo malato.
In effetti una volta era la divisione che la porta di Brandeburgo voleva simboleggiare, ma dopo la gloria della sua apertura il 22 dicembre 1989, per i berlinesi (come anche per il mondo) è diventata il simbolo di una nuova Berlino, la moderna Berlino in cui tutti vogliono trasferirsi.
Il Memoriale
A due passi dalla porta però nulla il passaggio da qualcosa di negativo a pensieri positivi più moderni non c’è…anzi. Il Memoriale (Cora-Berliner-Straße 1) è lì, silenzioso e grigio: 2711 blocchi di cemento posti a ricordare gli ebrei d’Europa vittime dell’Olocausto.
Camminare tra i blocchi mentre il terreno ondulato crea un saliscendi psichedelico rende l’atmosfera stranemente claustrofobica.
Il muro di Berlino
Il muro intanto è scomparso. Si va alla ricerca di qualche pezzo rimasto quà e la. Al suo posto si trovano targhe, rappresentazioni simboliche, monumenti… e ogni tanto uno stralcio di muro appare.
E cosa fare? Scattare una foto?
Sono sempre stata una tragedia con le fotografie…in questo caso cosa si fa? Si ride…si sta seri…si piange… perché in fondo sono le lacrime a voler sgorgare al pensiero di cosa quell’innocuo pezzo di cemento ha rappresentato.
Ma la voglia di piangere poi scompare… e riappare il muro… sì il muro, ma questa volta lungo la Mühlenstraße il muro è un museo all’aperto che vuole urlare pace, ottimismo, libertà con i suoi 106 murales di artisti provenienti da tutto il mondo.
E’ la East Side Gallery di Berlino che stranamente con colori e pittura riesce a far scendere quel magone che da qualche ora ci si portava dentro.
Perché seguire i ricordi a Berlino *
Non ci vuole poi molto a dimenticare tutto, a lasciarsi questi momenti di riflessione alle spalle. Berlino, da città moderna che va avanti con fare impetuoso, ha un mondo di divertimenti, monumenti e musei in grado di oscurare ogni momento di riflessione e tristezza.
Forse non è male evitare di pensare. Forse in viaggio non si dovrebbe intristirsi, ma il viaggio è anche questo: guardare, capire…e ricordare.
E' solo il ricordo e l'elaborazione di ciò che è stato che ci rende cittadini consapevoli Condividi il Tweet.
Insomma..forse avreste preferito sentir parlare delle migliori birrerie di Berlino, dei migliori locali, ma in fin dei conti io l’ho già fatto in vari post…basta andare a leggere i miei vecchi contributi su Berlino, ma qui vi ritrovate delle tappe di ben altro genere che vi consiglio di considerare se andrete nella capitale tedesca in vacanza.
Vi rimarranno nel cuore e negli occhi per molto più tempo di quanto non possano fare strade dello shopping e boccali di birra.