Forse è vero, fare un post che indichi cosa vedere a Barcellona in tre giorni è realmente uno spergiuro che non rende giustizia ad una città in grado di catturare e far innamorare come poche… e come in molti hanno riconosciuto.

Sulla stessa Guida di Barcellona della Lonely Planet ad opera di Daniel Simonis il travel writer parla di Barcellona in questi termini:

“La vita pulsa a ritmo accelerato per le strade di “Barna”, una capitale economica che mostra di possedere un gusto per la vita, un genio artistico e un senso dello stile che poche altre città possono vantare”

Spesso dico di essere innamorata di Madrid e di volermi trasferire, ma se poi mi parlano di Barcellona qualche dubbio mi assale.

Non c’è modo di uscire dall’impasse: entrambe chiamano il mio cuore. Anche solo limitarmi a decidere cosa vedere a Barcellona e cosa non vedere mi scatena un gran caos mentale.

In effetti per questa città servirebbe qualche giorno in più. Ma, come al solito, i ritmi di vita di oggi spesso relegano i nostri momenti di gioia ai periodi dal venerdì alla domenica.

Allora non ci resta che sintetizzare e creare un piccolo itinerario per visitare Barcellona in 72 ore. Per i meno portati ai conteggi matematici parliamo di 3 giorni nella capitale catalana e cosa vedere a Barcellona la splendida città di Gaudì.

Cosa vedere a Barcellona in 3 giorni: itinerario consigliato *

1° giorno a Barcellona: guardare la città con gli occhi di Gaudì *

Avevo già proposto un tour tematico di Barcellona facendo una lista dei più importante e anche dei meno famosi monumenti del grande artista Gaudì e mi sento di potervelo riproporre.

Ebbene si, dato che questo artista tanto ha contribuito all’aspetto di questa città non può essere lasciato in un angolo e un po’ di tempo va dedicato proprio a lui.

A Barcellona sono stati gli architetti a costruire gli edifici che hanno reso la città emblematica... non un mucchio di monarchi mezzi stupidi. Julie Burchill Condividi il Tweet

Date un’occhiata al mio vecchio post “Visitare Barcellona…con gli occhi di Gaudì” e scegliete i monumenti che più vi attraggono, ma se volete dedicare a questo tema un solo giorno posso consigliarvi soprattutto queste tappe:

Cosa vedere a Barcellona

Sagrada Familia 

E’ l’opera prima di Gaudì, ancora incompleta eppure spettacolare, anche se comunque, da pochi anni, i lavori degli interni sono stati conclusi. Si raggiunge facilmente in metro con le linee viola o blu alla femata omonima.

Cosa vedere a Barcellona

Casa Batllo

Forse troverete un po’ di fila, ma questa costruzione merita l’impegno per entrare. A due passi dalla fermata metro Passeig de Gràcia Casa Batloò già esternamente scatena i flash, ma internamente da il suo meglio facendoti immergere in un vero mondo fantastico… mi è sembrato di vagare con Alice nel Paese delle Meraviglie in un mondo fatto di forme illogiche e colori… Semplicemente fantastica.

Casa Pedrera… o meglio Casa Milà

Il tetto di questa casa è immortalato in una infinità di cartoline di Barcellona e non può non essere inserito nella lista di cosa vedere a Barcellona. Ci potete arrivare a piedi da Casa Batllo, ma per girarla contate poi almeno un’ora.

Parc Guell

Il giorno dedicato a Gaudì può stopparsi qui, con un angolo all’aperto di Barcellona, il parco che prende vita nei colori delle sue statue. Fino a qualche anno fa il parco era gratuito e oggi purtroppo no, la parte che può essere definita “monumentale” e che raccoglie le statue di Gaudì è purtroppo a pagamento, ma anche qui il prezzo del biglietto è ampiamente ripagato dalla passeggiata nel verde.

Giro finito, e probabilmente anche la prima giornata è giunta al termine… ecco allora il momento della cena. State lontani dai ristorantoni turistici a prezzi strabilianti… magari per servirvi una paella collosa. Approfittate di qualche localino di tapas …. magari nel quartiere di Gracia!

2° giorno a Barcellona: tra storia e mare *

Se non avete la colazione inclusa nel prezzo dell’hotel quale modo migliore di iniziare la giornata se non quello di papparsi degli ottimi churros accompagnati da cioccolata calda?

Con il caldo magari questo peccato di gola può essere faticoso…e allora se non volete soffrire potete optare per un po’ di frutta fresca…. magari al mercato della Boqueria.

Cosa vedere a Barcellona
Il mercato della boqueria

Boqueria

Il mercato della Boqueria è comunque una delle cose da vedere a Barcellona quindi se non ne approfittate per la colazione consideratelo per un pranzo veloce, per gustare ottime tapas e magari anche per non spendere uno sproposito.

Troverete questo mercato al numero 91 della Rambla dove potete arrivare con la linea verde L3 (fermata Liceu). Segnatevi che il mercato non è aperto di domenica quindi non rimandate la visita. Lo troverete invece attivo dal lunedì al sabato dalle 8 alle 20,30

Rambla e quartiere gotico

Per il tour del secondo giorno, oltre la Boqueria, le tappe passano per la Rambla e per il fantastico quartiere gotico. Si tratta di un posto centralissimo in cui la vostra macchina fotografica vivrà momenti di grazia sicuramente.

Non sono una appassionata della Rambla per la sua folla ed il suo caos, ma comunque per attraversarla considerate circa mezz’ora e potrete godervi l’infinità di artisti di strada che la popolano, e magari alzare la testa guardando gli alberi che la sovrastano e le tante finestre di alberghi e case che si affacciano curiose su un mondo di passanti.

Cosa vedere a Barcellona
I vicoli del quartiere gotico

Dopo aver pranzato tra le strade del quartiere gotico è l’ora di spostarsi in zone di mare… sperando nel bel tempo.

Barcelloneta

Incamminatevi verso il porto vecchio o Port Vell per arrivare nella zona di Barcelloneta. Una volta questo era territorio di marinai. Oggi è un mix di folla curiosa, turismo nervoso, esibizioni, negozi…e profumo di mare.

La zona di Barcelloneta è molto particolare soprattutto per il fantastico stacco tra l’affolata zona di mare, sempre considerata dai turisti, e le vie interne, spesso dimenticate. Qui si passeggia tranquilli, gli anziani si siedono fuori dalle porte a chiacchierare e i piccoli bar raggruppano giovani e meno giovani.

La zona di Barcelloneta è ottima anche per trascorrere qui la serata, magari con una bella cena a base di pesce.

3° giorno a Barcellona: odore di ritorno a casa *

Shopping o Camp Nou

Il terzo giorno in una capitale odora sempre di malinconia. E’ il giorno del rientro, quello in cui si riconsegnano le chiavi dell’hotel e si chiede di lasciare qualche ora la valigia.

Le possibilità di visita si basano sull’orario del vostro volo sicuramente. Insomma se avete un volo serale la vostra giornata è piena, ma è molto più frequente ritrovarsi in aeroporto nel primo pomeriggio.

Se a questo ci si aggiunge che probabilmente il sabato sera ci siamo dati alla bella vita in qualche locale facendo le ore piccole… ecco che le ore a disposizione si riducono.

In genere l’ultimo giorno è quello dello shopping… si contano i soldi in tasca e via ad acquistare ricordi, mentre gli uomini puntano più felicemente il Camp Nou… in crisi da astinenza calcistica.

Montjuic

Quello che vi consiglio è di sfruttare il tempo a disposizione per un’altra tappa: la collina di Montjuic, a meno che le tempistiche non lo permettano. Il tragitto per arrivare è circa un’ora con metro L3 più funiculare oppure in tram da Plaza Espanya (dove ammirare anche la Fuente Magica)

Mettete in borsa qualche panino e arrivate visitate il castello, la Fundaciò Jean Mirò ed il giardino botanico.

Cavolo è arrivato il tempo di rientrare…. il tragitto verso l’aeroporto mi ha sempre messo una gran tristezza. La stanchezza scende e casa è ancora lontana… come anche lontano sembra l’inizio di questa mini vacanza  che hai atteso per tanto tempo ma che è passata in un secondo.

In tutto questo comunque non ci sono dubbi: non abbiamo esaurito cosa vedere a Barcellona… bisognerà tornare assolutamente.

P.S.: per un piccolo problema tecnico sono state utilizzate fotografie scaricate dal sistema Pixabay, verranno poi sostituite con foto di mia produzione a breve.

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Informazioni sull'autore

Ex agente di viaggio, lettrice compulsiva di ogni genere letterario (esclusi libri rosa), viaggiatrice seriale con la passione per penna e calamaio. Convertita al mondo 2.0 ho creato Viaggi Zaino in Spalla e ora perseguo il faticoso compito di convertire ai viaggi indipendenti e al fai da te chiunque passi per le mie pagine

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2 commenti

    1. Direi una corsa!! In genere consiglierei di scegliere città piccoline se si hanno 3 giorni soli, tipo Oslo ad esempio o Norimberga, e dedicarsi a città come Barcellona, Londra, Parigi e via dicendo quando si ha qualche giorno in più. Ma continuano a scrivermi chiedendomi in 3 giorni cosa fare… tanto vale rispondere a tutti insieme 🙂

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