Mentre si avvicina l’estate, molti di noi iniziano a pianificare la prossima vacanza. Sarà una città di mare al largo della costa italiana? Forse un bel trekking in Sud America? O, forse, ci limiteremo a fare un tuffo nel mare di una località a noi vicina, e assaporeremo un po’ di meritato sole dopo mesi di pioggia e freddo? Non importa dove andremo questa primavera e questa estate, ma dovremmo sempre ricordare che abbiamo le possibilità di organizzare il tutto nelle linee del turismo sostenibile.
Che cosa è il turismo sostenibile? *
L’Organizzazione Mondiale del Turismo (WTO) definisce il turismo sostenibile come quella forma di turismo che:
“soddisfa i bisogni dei viaggiatori e delle regioni ospitanti e allo stesso tempo protegge e migliora le opportunità per il futuro”.
Il turismo sostenibile insomma è, in estrema sintesi, il concetto di visitare un luogo cercando di dare solo un impatto positivo sull’ambiente e su quel luogo, sulla società e sull’economia.
Ciò significa, in gran parte, sostenere le imprese gestite a livello locale, partecipare ad attività che non danneggiano l’ambiente o godere della cultura locale, rispettare l’ambiente comportandoci in modo civile e non solo.
Naturalmente ci sono anche definizioni più approfondite: ad esempio la definizione di “turismo sostenibile” può essere affiancata a quella di Ecoturismo visto come turismo in aree naturali che deve contribuire alla cura dell’ambiente e delle popolazioni che lo vivono.
In questo caso il “turismo sostenibile” non si limita a concentrarsi sulla vacanza, ma anche su tutto ciò che c’è intorno: mezzi di trasporto e via dicendo.
I vantaggi di un turismo sostenibile *
Ci si potrebbe chiedere perché fregarsene così tanto e modificare le proprie vacanze per una tipologia di viaggio che apparentemente non porta nessuna utilità, anzi anche qualche “scomodità”.
In termini concreti, se è la concretezza che cercate, i benefici sono molti. Alcuni includono:
1- Portare benefici economici alla comunità locale.
Quando si esplora come turista sostenibile si usufruisce di strutture spesso gestite a livello locale o comunque di proprietà dei locali e questo significa che il vostro denaro va direttamente alla comunità.
Perciò la vostra attività come un turista porta profitti che aiuteranno la comunità locale nello svolgere una attività redditizia di cui beneficeranno anche dopo il vostro ritorno a casa.
2- Aiuta a conservare preziose risorse naturali.
Molti ecosistemi unici della Terra sono fatti così come sono per motivi specifici, e non sono rinnovabili. Se esiste una qualche possibilità per evitare di danneggiarli, si dovrebbe prendere questa strada.
È possibile prendere parte ad Attività Turistiche protezioniste mentre si può sicuramente evitare di supportare tutti quei programmi che fanno male alla terra o agli animali.
Per esempio, la maggior parte (non tutti, ma molti) dei giardini zoologici ed eventuali parchi paesaggistici o aree ricreative hanno distrutto le risorse naturali per trovare il loro spazio.
Non possiamo di certo “fare di tutta l’erba un fascio”: è infatti diverso il discorso di quelle aree ricreative che hanno donato nuova vita ad un ambiente portando all’incontro tra natura e turista.
3- Il turismo sostenibile offre ai turisti uno sguardo più onesto sull’area locale.
Grazie al supporto di guide turistiche ed imprese locali, ciò che si impara da un soggiorno sarà la verità sulla loro cultura e sul loro ambiente.
Insomma non si avranno solo informazioni turistiche tradizionali, ma piuttosto vi verrà regalato uno sguardo sulla vita locale reale e imparerete ad amare la comunità per quello che è, non per la sua faccia di accoglienza turistica.
4- Posti belli da visitare e migliori dove vivere
Turismo sostenibile non è solo creare posti da visitare belli ed affascinanti, ma anche creare posti migliori in cui vivere.
Nel caso del turismo sostenibile l’industria turistica aiuta a conservare la terra e la cultura della zona, per arrivare a mantenere la vita delle comunità locali il più possibile uguale per tutto l’anno, senza dover cambiare tutto per i turisti.
Un modo semplice per sostenere i residenti locali, secondo questa via, è usufruire ad esempio di ostelli indipendenti o case private o piccoli b&b.
Queste strutture sono gestite in genere da gente del posto, e non sono semplici operazioni di sfruttamento immobiliare come invece possono essere le grandi catene alberghiere.
Airbnb è un ottimo sistema per dare opportunità all’ospitalità locale. Le strutture sono gestite da gente del posto, che ricevono un reddito supplementare attraverso l’afflusso di turisti.
Per approfondimenti su Airbnb puoi leggere i miei vecchi articoli partendo da qui:
Casa vacanze in affitto con Airbnb: sai come prenotare?
5- Il turismo sostenibile può evitare il dislocamento e il reinsediamento delle comunità locali.
Lo sfruttamento turistico basato sui vecchi metodi ha spesso rovinato molte realtà locali: le grandi compagnie turistiche hanno sfruttato il territorio senza pensare alle comunità che spesso hanno dovuto lasciar spazio ai turisti per trovare altre sistemazioni vivibili.
Il turismo sostenibile si ripropone invece di trovare la migliore combinazione tra turismo emozionante e vita delle comunità indigene.
6- Il turismo sostenibile mette le basi per il futuro.
L'industria del turismo tradizionale sta trasformando ogni destinazione in una copia dell'altra Condividi il Tweet.
Sarà sempre più difficile organizzare un viaggio in terre uniche e aree culturali particolari. Ogni destinazione turistica importante potrebbe iniziare a conformarsi allo stesso aspetto, contorcersi fino ad offrire, come tutte le altre località, gli stessi servizi ed esperienze.
Il punto però è che ogni comunità non dovrebbe essere uguale alle altre, ma far godere delle sue particolarità. Il turismo sostenibile garantisce che le comunità continuino a far vivere i caratteri che le rendono speciali.
Questo significa garantire un futuro fatto di collettività con le proprie caratteristiche culturali, ambienti dove i bambini potranno crescere conoscendo le proprie radici.
7- Sostenere il turismo sostenibile è semplicemente una cosa responsabile e umanista di fare.
Se ci pensate bene impegnarsi nei principi di Turismo sostenibile non porta danni né svantaggi a nessuno.
Anzi, se l’industria turistica si votasse a questa tipologia di cultura, avremmo tutti la garanzia di godere di una bella foresta, di una città di montagna con la sua vita lenta ed il suo cibo, o di una spiaggia incontaminata dove trascorrere giorni piacevoli.
Avete qualche consiglio di turismo sostenibile da aggiungere? Condividetelo con noi commentando qui sotto l’articolo: voi cosa ne pensate? Cosa fate per entrare nel mondo del turismo sostenibile? Ma soprattutto: cosa vi blocca dal farlo?