A quanti potrà interessare che il castello di Bran non abbia mai visto passare per le sue stanze nessun mitologico Dracula? A quanti ancora va di sentir dire che sia stato costruito dai cosiddetti cavalieri teutonici come fortezza lungo il confine tra Valacchia e Transilvania, un’area particolarmente calda all’inizio del 1200?
Il Castello di Bran è diventato e sempre sarà il Castello di Dracula… ed il conte Vlad, spietata guida di un forte esercito, più che “impalatore” sarà sempre il vampiro dalla vivace vita notturna.
Inerpicato su una ripida rupe e ormai circondato da bancarelle e souvenir inneggianti un personaggio di fantasia, se ne sta tranquillo nascondendo la sua storia burrascosa a cui a ben poche persone sembrano interessate, e vede muovere, alle sue spalle, strani interessi economici di proprietari che sembra se ne vogliano sbarazzare tentando di venderlo.
Questi moderni giri di denaro alla fine non appassionano nessuno ed il turista che visita la Transilvania, tra una tappa e l’altra, ha il solo interesse di ritrovare quella magia del mito di un “mostro” nato per essere amato e ammirato.
Per una cresciuta a pane e vampiri guardare il castello di Bran e ricordare le parole di Stoker che lo descrivevano
“Sul bordo di un precipizio terrificante . . . Con una spaccatura profonda in cui vi è un abisso [ con ] fili d’argento , dove i fiumi si snodano in gole profonde”
ha confermato la fotografia mentale per anni portata dentro… il grigio del clima del giorno forse ha aiutato, e ancora di più la mia capacità (forse tipica delle mamme) di staccare orecchie e mente dall’ambiente e dal vociare turistico esterno per concentrarmi in un punto… il castello.
Stoker qui non mise mai piede quindi tanto di cappello alla sua capacità descrittiva derivatagli solo da documenti tirati fuori dalla Biblioteca del British Museum.
Il mix di fantasia e realtà di Stoker *
Tutto quello che ci porta in Transilvania è un vero intreccio di ciò che fu realmente, di quello che furono le credenze di questo paese e anche della fervida immaginazione di Stoker.
I vampiri esistevano… nelle credenze popolari rumene si chiamavano Strigoi, uomini normali di giorno, che però di notte si staccavano dalla loro anima che da sola vagava cibandosi di sangue di animali e spaventando gli umani.
Vlad l’impalatore, oggi ricondotto all’immaginario “stokeriano”, non c’entrava molto con riti di sangue e strani gusti in materia di vita notturna, ma per la sua crudeltà e per le tante persone uccise in modo truce e disumano durante la sua esperienza militare, fu facilmente preso come modello umano per il letterario Conte Vlad.
Di certo c’è che Vlad l’impalatore per il castello di Bran passò solo per finire incarcerato un paio di mesi nel 1462, mentre la sua vera dimora fu il castello di Poienari in Valacchia… oggi praticamente un ammasso di ruderi.
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Visitare il Castello di Bran *
Nonostante in molti lo critichino e finiscano per consigliare di andarci solo per “dovere di cronaca”, come se fosse una tappa obbligata, ma poco attraente, il Castello di Bran è un affascinante castello medievale.
Insomma non lo si può accomunare al ricco cugino castello di Peles, più recente e ricco di ornamenti, e non lo si può quindi accusare di essere spoglio e poco affascinante.
Il maniero, nonostante una storia burrascosa che lo ha visto ricostruito varie volte, e modificato per diventare anche residenza della Regina Maria di Romania tra il 1920 ed il 1930, è perfettamente tenuto e visitabile quasi per interno, comprese balconate con vista sulla valle o sul cortile interno e scale nascoste che portavano a stanze private.
Piccole “chiacchiere di castello” dicono che la Regina Maria di Romania, data in sposa al re Ferdinando, passasse qui molto tempo proprio per evitare il detestato marito.
Questo e altro lo potete apprendere dall’audio guida che comunque consiglio a chiunque voglia avere qualche informazione storica sul posto che esuli le storie di vampiri nelle quali, comunque, si viene gettati una volta arrivati alla torre che ospita il museo dedicato al conte Vlad… e ai vampiri naturalmente.
Altra piccola curiosità: i mobili ospitati all’interno sono delle copie degli originali della prima parte del ‘900 e rendono l’idea delle concessioni che i reali si facevano a quei tempi (gli originali sono stati praticamente tutti razziati e rivenduti).
Come arrivare al castello di Bran *
Al castello di Bran potete arrivare in tre modi: in auto, in taxi o in treno.
L’opzione auto è quella prediletta semplicemente per il fatto che in Transilvania si arriva per un tour completo che comprenda anche questo castello e quindi, piuttosto che dipendere dai mezzi pubblici, si preferisce massimizzare i tempi e le tappe possibili con un’auto a disposizione.
In auto da Bucarest ci vogliono circa 2 h e 40 min.
Non ci crederete, ma per arrivare da Bucarest la soluzione più veloce è il treno. Le strade in Romania sono strette, con limiti incredibili e, spessissimo, passano per paesini in cui è necessario mantenere dei bassi limiti di velocità.
In treno necessitate di circa di 2 h e 15 minuti ed il prezzo del biglietto può andare dai 17 ai 25€, e la compagnia da consultare per ricercare orari e prenotazioni è la Romania Railways.
Il taxi è ampiamente sconsigliato… vi costerà intorno ai 70€ quando invece avreste metodi ben più economici per arrivare.
Naturalmente ci sono alcune possibilità anche in bus sia da Bucarest che da Brasov… ma, in questo caso, rubano un sacco di tempo.
La visita del Castello di Bran *
Prenotate anticipatamente i biglietti dal sito del castello vi risparmierete tempo e fila inutile. Per un adulto il costo del ticket è di 40 Lei e i ragazzi sotto i 7 anni sono gratuiti, l’audioguida ha un supplemento di 10 lei.
Durante l’estate il castello apre alle 9 e chiude alle 18 (eccezione del lunedì quando l’apertura è posticipata alle 12. Da ottobre a marzo si apre alle 9 e si chiude alle 14 (lunedì 12/14).
Consigli per la visita al Castello di Bran *

Per visitare il castello di Bran ho soggiornato nel mio tour della Transilvania che forse avete letto… altrimenti fatelo, a Brasov da cui sono partita per visitare la mattina il castello di Peles ed il pomeriggio quello di Bran.
Si tratta di un mix che potete fare tranquillamente nonostante al primo si entri solo con guida turistica. Noi naturalmente non abbiamo aspettato la guida in italiano, ma abbiamo partecipato alla prima in partenza in inglese, ma comunque la distanza tra i due castelli è minima (nonostante le strade della romania).
Se state montando un tour prendete in considerazione questa possibilità senza perdere tempo in luoghi di scarso interesse.
Naturalmente nei dintorni di Bran si possono visitare numerosi villaggetti di campagna che possono piacere, ma se siete interessati a più tappe in questa regione… e ce ne sono vi assicuro! massimizzate i tempi… e, se affascinati dal conte Vlad potete passare anche per Sighisoara dove sembra sia nato.
Potrebbe interessarti fare un tour horror per l’Europa? Il castello di Bran è inserito anche quì 😛