Tutti pervasi ormai dalla gioia del Natale che arriverà tra pochi giorni e in attesa del panciuto e allegro Babbo Natale, anche detto Santa Claus, che farà il giro del globo in una notte, ma cosa succede se si è inseriti nella lista dei cattivi? Mi dispiace dover essere l’Ebenezer Scrooge di queste festività 2018, ma devo pur ricordarvi che le tradizioni di Natale di tutto il mondo ci regalano una bella sfilza di demoni del Natale. Eccone un assaggio per storie horror che colorino le feste di brivido
La lista dei cattivoni è fitta… e per augurarvi Buon Natale mi è sembrato il caso di farveli presenti… non si sa mai abbiate voglia di non far del bene agli altri nel prossimo futuro. Alla porta potrebbe arrivare prima o poi uno di loro.
I Demoni del Natale sono i servitori del “lato oscuro” forse… del lato oscuro di quello che crediamo un pacioccoso Santa Claus… in fin dei conti chi è che ha la lista dei cattivi da passare ai demoni? Proprio quello che crediamo il buon Babbo Natale può condannarci al carbone e anche ad un bel demone di Natale (forse anche Babbo non è poi così ingenuo).
I cattivi delle tradizioni di Natale nel mondo *
1- Krampus: il demone che parla tedesco
Il più famoso dei demoni cattivi del Natale appartiene alle tradizioni di Natale dei paesi di lingua tedesca: Germania, Austria, Svizzera, le aree del Tirolo. In realtà lo si trova anche in altri paesi come la Slovacchia, la Repubblica Ceca e l’Ungheria.
La figura di Krampus è infatti legata al cristiano di San Nicola. Questo demonio sarebbe stato sconfitto dal Santo e costretto a seguirlo e servirlo.
I Krampus sono sporchi e puzzolenti, adorano spaventare e punire i bambini, girano per le strade suonando corni e campanacci. Hanno l’aspetto simile a quello dei fauni presentandosi come mezzi uomini e mezzi caproni.
Per parità dei sessi c’è da dire che i Krampus possono essere anche donne e prendono il nome di Krampa!
2- Knecht Ruprecht
Nel mondo delle tradizioni di Natale tedesche prende vita anche un altro accompagnatore di San Nicola… Knecht Ruprecht.
Si tratta di un omino particolare (non molto apprezzato dalla religione cattolica): un monaco dalla lunga barba e armato di frusta che serve proprio a punire i cattivi.
3- Zwarte Piet
Tra Paesi Bassi e Belgio il cattivone di turno è un certo Zwarte Piet… anche lui aiutante di San Nicola. Una traduzione letteraria lo definisce “Pietro il Moro” e per la chiesa è una sorta di incarnazione del Diavolo che comunque va a contrapporsi alla figura positiva del Santo.
Zwarte Piet è rappresentato dall’immagine di un servo moresco e salta di camino in camino. La tradizione lo vede un po’ meno terrificante dei suoi cugini demoni, può dare caramelle, ma minaccia di portar via con se i bambini cattivi… insomma a modo suo è un alter ego negativo del Santo portatore di doni.
4- Hans Trapp
Il buon San Nicola, nelle zone francesi dell’Alsazia, può ritrovarsi tra i piedi anche un altro aiutante poco gentile e dall’aspetto poco simpatico. Hans Trapp è un anzianotto barbuto e vestito di pelli di animali (immagine forse ripresa da un uomo realmente esistito: un cavaliere e brigante che ha terrorizzato per anni la popolazione di Wissembourg).
Hans Trapp adora le poesie di Natale: invita i bambini a recitarne una e, se questo non succede, se li porta via con sé.
5- Mary Kwyd… il cavallo zombie
Personaggio delle tradizioni di Natale del Galles del sud, Mary Kwyd è sicuramente una figura piuttosto lugubre. Provate a chiudere gli occhi e a immaginare un teschio di cavallo ed un corpo avvolto da un grande sacco eccovi lo spirito cattivo del Natale.
Tradizione racconta che Mary Kwyd risorga dal regno dei morti e vagabondi per le strade con i suoi aiutanti cercando di entrare nelle case per ricordare ai vivi che loro, e l’aldilà, esistono.
Per cacciarli i proprietari di casa devono impegnarsi in una “feroce” lotta di rime dal nome pwnco. Se il proprietario di casa non è in grado di rispondere in rima è costretto a far entrare lo spirito nella sua abitazione.
6- Perchta la “Signora delle Bestie”

Appartenente alle tradizioni alpine pre-cristiane, Perchta (a volte anche chiamata Berchta), per alcuni bella come una fata per altri avvizzita e vecchia come la Befana, vagava per la terra tra Natale ed Epifania.
I buoni e i lavoratori non dovevano preoccuparsi dato che venivano prontamente premiati dalla dea. Meno bene poteva dire invece a cattivi, sfaticati e avidi: Perchta gli apriva lo stomaco e sostituiva gli intestini con paglia e spazzatura.
7- Gli Straggele: gli aiutanti di Perchta
Non dovesse bastare Perchta c’è chi rincara la dose con gli Straggele.
In alcuni luoghi infatti Perchta ha degli aiutanti che si mettono all’opera quando la divinità stabilisce una punizione. Gli straggele sembra che rispondano quando Perchta dichiara un bambino cattivo: lo rapiscono per poi farlo a pezzi e spargerlo in aria… terrificante di brutto!
8- Yule Lads
Poche tradizioni sdolcinate in Islanda. Questa terra fredda a Natale sembra essere patria dei tredici Yule Lads che, insieme ai genitori Gryla e Leppaluoi, rapiscono e mangiano i bambini cattivi. Piatto natalizio per eccellenza di queste parti sembra infatti essere lo stufato di bambino.
Pensate che in passato questa storia ha così terrorizzato i bambini islandesi che proprio il governo del paese dovette intervenire per far “addolcire” le storie raccontate.
Non sempre il Natale è dolce *
Lo so, son tutti pronti a far presenti le belle e smielate storie di Natale e io suonerò come un pianoforte scordato in questo mondo del travel blogging… ma le tradizioni sono varie e i personaggi negativi sono pur sempre creati per un motivo.
Ogni anima bianca ha un suo lato oscuro, anche la luna, candida e luminosa, ha un lato al buio, ma anche quella parte ha un compito nella storia.
Chi ha detto che un demone che punisce un cattivo… sia veramente un personaggio tanto negativo?
Che tradizioni di Natale esistono dalle vostre parti? Quali personaggi sono usati per spaventare i bimbi? Usate i commenti qui a fondo pagina e allungate la mia lista di demoni del Natale.