La psicologia positiva sottolinea il ruolo delle risorse positive e delle potenzialità dell’individuo. Diventano dunque fondamentali aspetti come speranza e ottimismo: pianificare un viaggio è uno sguardo positivo sul futuro ed è per questo che ci può aiutare a stare meglio
Se ci fosse una “parola dell’anno” per l’anno passato, ma anche per questo 2021, una delle probabili vincitrici sarebbe “incertezza”. Mentre continuiamo a navigare tra volatilità e ignoto, ovviamente diventa sempre più difficile pianificare.
Saltare su un aereo e partire per una destinazione straniera esotica sembra un romanzo di fantascienza di questi tempi, e data la necessità di essere socialmente responsabili, meglio rimandare!
Sebbene ci rendiamo conto che il breve termine è incredibilmente volatile, dobbiamo essere collettivamente fiduciosi sul lungo termine perché speranza e ottimismo sono l’unica benzina per il nostro motore in questo momento..
Ecco perché ho deciso di dedicare questo post alla psicologia positiva della pianificazione dei viaggi.
Anche se i mesi si allungano e ormai siamo arrivati ad un anno dall’inizio di tutto questo, e chissà quando potremo avvicinarci alla normalità, è stato dimostrato che pianificare un viaggio ci rende più felici.
Non che uno studio dovesse convincere la sottoscritta, ma per porre la questione a voi, mi sembrava il caso avere qualche rafforzativo alle mie strampalate visioni di amante dei viaggi
Perché pianificare scatena la felicità e una visione positiva? Bene, in realtà si tratta solo di scienza!
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Turismo e felicità *
Penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che decidiamo di viaggiare perché questa cosa ci rende felici.
Viaggiamo sicuramente per tanti motivi. Dal semplice viaggio per trascorrere un po’ di tempo in un ambiente diverso, al più complesso viaggio alla ricerca di noi stessi o alla scoperta del mondo in cui viviamo, viaggiare può essere introspettivo, può ridurre lo stress e, nel complesso, benefico per la nostra salute mentale ed emotiva.
Ma la maggior parte della felicità proviene dal viaggio in sé o da altro? La scienza fa una piccola distinzione.
Pianificare un viaggio può portare tanta (o più) felicità del viaggio stesso *
Secondo uno studio fatto nei Paesi Bassi, i viaggiatori sono effettivamente i più felici nel processo di pianificazione.
Esatto: traiamo più soddisfazione dall’atto di pianificare il nostro viaggio che dal viaggio stesso o anche dopo il nostro ritorno!
Ha senso tutto questo? Sembra che tutto si riduca a quella che gli studiosi definiscono anticipazione che ci porta quindi a pianificare il futuro.
La spiegazione di questo meccanismo è messa neru su bianco anche in un altro articolo del Journal of Experimental Psychology, secondo il quale “tendiamo a provare emozioni più intense sugli eventi futuri rispetto a quelli del passato. Questo perché, nel complesso, ci aspettiamo che gli eventi futuri ci faranno sentire più emotivi di quelli che sono passati. Inoltre, siamo anche più propensi a parlare di quanto siamo entusiasti di qualcosa che abbiamo pianificato rispetto a qualcosa che abbiamo già fatto “.
In parole povere, avere qualcosa da aspettarsi lungo la strada porta a un maggiore benessere mentale.
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Come pianificare in anticipo in un momento di incertezza? *
Ok fin qui ci siamo Agnese, ma siamo nel bel mezzo di una pandemia. Come possiamo pianificare quando la pianificazione non è possibile?
La pianificazione passa per lo studio della destinazione, per la formazione di un itinerario, per lo studio dei tempi, della storia, per la ricerca di cose particolari che sfuggano agli occhi dei più… e che ci portino in luoghi meno affollati con più adeguato distanziamento! Non dimentichiamo poi la scelta di strutture che garantiscano standard di sicurezza adeguati!
Penso davvero che tutto questo senso di euforia che può derivare dalla pianificazione sia dovuto al semplice atto di avere qualcosa da guardare al futuro. Il sapere che prima o poi quella partenza sarà possibile.
Ne abbiamo bisogno ora più che mai e forse il viaggio è la chiave?
Anche se alla fine dovessimo cancellarlo, rimandarlo, o apportare modifiche, il puro atto di pianificazione, ricercare e inserire questo nei nostri calendari può essere una spinta positiva per il nostro benessere mentale sia a breve che a lungo termine.
Ecco perché non smettere di viaggiare neanche ora… anche se il viaggiare di questo momento è un viaggio di testa che mette un obiettivo nel nostro futuro. Ed è anche per questo che vi aspetto tra le pagine del mio blog tutti i giorni, e nei commenti ai miei post, anche a questo, con i consigli su cosa parlare e cosa vi interessa.
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