Con l’avvicinarsi delle vacanze estive tanto agognate e’ normale che argomenti come quello del green pass o del passaporto vaccinale europeo scateni un certo interesse. E’ il caso quindi di chiarire un po’ di cose.
Prima fu solo Green pass italiano *
L’istituzione del Green pass italiano del 15 maggio ha agitato gli animi di molti e ha aperto lo spiraglio a sogni di mare o montagna… comunque lontani dalle quattro mura di casa
Dal 15 maggio infatti e’ decatuto l’obbligo di quarantena per chi entra in Italia dall’estero applicando le stesse condizioni degli spostamenti tra regioni: libera circolazione a chi e’ in possesso di una certificazione su cui si attesti o l’avvenuta vaccinazione, o la guarigione dal covid (da non piu’ 6 mesi), o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
In attesa dell’arrivo del Passaporto Vaccinale Europeo si e’ stabilito l’utilizzo di questa forma di attestazione che permettera’ di viaggiare piu’ tranquilli all’interno dei confini nazionali, ma non si trattava di un documento riconosciuto fuori dai confini.
Per lo spostamento tra nazioni si aspettava invece impazientemente il Passaporto Vaccinale Europeo e finalmente ieri l’Unione Europea ne ha sancito la forma.
Passaporto Vaccinale Europeo: il Green Pass va oltre i confini nazionali *
Per chi ha necessita’ partire liberamente per l’estero, ma soprattutto per gli expat come me che sono obbligati ad attraversare diversi paesi per arrivare a casa in Italia, ieri si e’ raggiunto finalmente un accordo per il Passaporto Vaccinale Europeo.
Il documento, che comunque non sostituira’ un documento di viaggio standard (passaporto o carta d’identita’) ne sara’ una condizione obbligatoria per il viaggio tra paesi europei, sara’ in forma digitale o cartacea.
Attesterà se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus con uno dei medicinali accettati dall’Ema, o ha un risultato recente di test negativo nelle 48 ore precedenti o è guarita dall’infezione. Il quadro comune dell’UE permetterà agli Stati membri di emettere questi certificati che saranno poi accettati negli altri Paesi dell’Unione.
I diversi paesi Ue non possono imporre restrizioni di viaggio non previste (quarantena, autoisolamento o i tamponi “a meno che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica” e tali eventuali misure dovrebbero essere notificate alla Commissione e agli altri Stati membri entro le 48 ore precedenti.
Ogni paese potra’ rilasciare il suo certificato che verra’ poi accettato dai diversi paesi.
– Validita’ del passaporto vaccinale europeo
Il passaporto emesso in caso di vaccinazione e’ valido 9 mesi (se si e’ completato il ciclo vaccinale, altrimenti e’ valido fino alla seconda dose quando verra’ sostituito), mentre se si e’ guariti dal covid il passaporto avra’ validita’ di 6 mesi.
In caso di test ovviamente il certificato ha validita’ di 48 ore
Da quando useremo il passaporto vaccinale europeo? *
L’accordo politico e’ stato raggiunto, ma dovra’ essere adottato dal Parlamento europeo e a seguire ci sara’ il voto finale del Parlamento e l’approvazione del Consiglio.
Tutto questo “giro burocratico” vedra’ entrare in vigore il passaporto vaccinale dal primo di luglio.
La cautela dell’OMS *
Nonostante l’accordo raggiunto dall’Unione Europea l’OMS richiama alla cautela: la libera circolazione e’ ancora un rischio quindi e’ bene ridurla al minimo indispensabile.
Quindi non pensate che il mondo sia guarito, l’equilibrio e’ ancora precario ed e’ bene essere cauti.