Non sono quì a scoraggiare chi ha intenzione di aprire un travel blog, ma solo a dare qualche piccolo consiglio che a me, a suo tempo, non è stato dato o che comunque non ho ben ricercato. Questo mi è costato una fatica immensa, non ancora finita, per ridefinire tutta la mia strategia di blogging.

In effetti molti fanno proprio così: decidono di aprire un travel blog per raccontare i loro viaggi.

C’è poi chi, attirato dalla figura del travel blogger in giro (gratuitamente) per il mondo, decide che è il caso fare successo o almeno provarci perché un blog porta soldi

Il punto è che se vuoi aprire un travel blog solo per avere un diario online della tua esistenza di viaggiatore puoi farlo e non avrai bisogno di alcun consiglio.

Se invece vuoi trovare un qualche sbocco professionale ai tuoi scritti è il caso che ti fermi a pensare ai tuoi obiettivi e aspettative prima ancora di iniziare a scrivere come un matto.

A cosa devi pensare e cosa devi pianificare per aprire un travel blog? *

Le cose sono molte, ma partiamo dalle basi.

Non è assolutamente una perdita di tempo, te lo assicuro…anzi! Questi primi passi avranno un forte impatto sull’andamento del tuo blog.

Ti farò quindi vedere quali sono stati i miei errori e come invece dovresti muoverti.

1- Documentati e studia la scrittura su web

Aprire un travel blog: errori da evitare

Ho sempre scritto… storie, poesie, articoli per giornali cartacei, e ho iniziato un blog pensando solo di “scrivere”.

Niente di più sbagliato! Ora lo so: impostare un articolo su carta e su una pagina web sono due cose ben diverse.

Cosa mi è costato? Tempo da dedicare alla correzione di vecchi post tematicamente interessanti, ma non leggibili e l’usabilità di un testo è fondamentale.

Allora prima di iniziare ad imboccare la strada di quella che può essere una professione è il caso di studiare.

2- Quantifica il tempo da dedicare ad un travel blog

Aprire un travel blog: errori da evitare

In primo luogo ragiona sul fatto che fare del SERIO travel blogging impegna tempo e se non si porta avanti l’attività con dedizione il blog non adrà da nessuna parte.

Quando ho iniziato a scrivere ho inserito post senza un calendario, senza pensare a quali argomenti scrivere e con quali tempistiche e tutto…contemporaneamente ad altri 2 lavori.

Tra scrivere post e curare i social in poco tempo quello che nasce come passatempo diventa un lavoro a tempo pieno!

Cosa mi è costato? Una gran lentezza nell’acquisire visite. Non avere un progetto di temi da trattare, non avere una cadenza precisa di pubblicazioni, non essere presente immediatamente alla risposta su sociale e commenti ai post è un punto negativo per lo sviluppo di un blog.

I progressi poi non arrivano sempre velocemente nanche quando ci si impegna molto e questo scoraggia molti aspiranti blogger.

3- Puoi aprire un blog dopo aver scelto a chi parlare

Aprire un travel blog: errori da evitare

Lo urlano tutti: devi capire a chi parlare, non puoi pretendere di rivolgerti a tutti.

Molti blog sono inizialmente costruiti sul concetto di “segui il mio blog mentre sono in viaggio”…può essere un buon tema, ma c’è decisamente troppa concorrenza ed è esattamente l’errore fatto dalla sottoscritta.

Potrebbe essere più profittevole cercare una nicchia più piccola ma con meno competitor. Sarebbe un modo per diventare un esperto di settore, un influencer e avere dei fedeli lettori…attivi! E non 10.000 collegamenti che non ti si filano e non interagiscono.

Cosa mi è costato? Una crescita più lenta di quanto avrei potuto. Scrivere un post richiede tempo e non ci si può permettere di scrivere post che non siano perfettamente indirizzati e focalizzati.

La correzione ha significato eliminare argomenti che mi interessavano per favorire argomenti più tematizzati, o comunque un modo diverso di cercare i focus dei miei viaggi.

4- Come vuoi parlare al tuo pubblico

Aprire un travel blog: errori da evitare

A questo punto ragionate sul tipo di blog che vorreste aprire e cosa vorresti esprimere.

Vi spiego in che senso: in genere i blog travel si distinguono tra blog di chi parla esclusivamente delle proprie avventure e blog che comprendono i cosiddetti How to articles (i post “come fare”).

Entrambi possono avere successo, ma la mia idea è che bisognerebbe mixare i contenuti.

Il primo tipo è infatti scritto da blogger che riescono a creare un legame molto personale con i loro lettori, ma che rischiano la morte non appena il viaggio rallenta o si blocca per un attimo…perché non c’è più materia di aggiornamento.

I secondi invece li potremmo definire blogger di informazione e si concentrano sul dare informazioni pratiche ad altri viaggiatori. Un blog totalmente basato su questo tipo di post crea molto difficilmente fidelizzazione ed inoltre può risultare noioso senza la parte narrativa.

La via migliore è unire reportage di viaggio a post maggiormente informativi in modo da associare il contatto personale alla costanza di aggiornamento di contenuti…. oltre che alla qualità di Utilità tanto predicata dai motori di ricerca.

Il mio errore è stato proprio fissarmi sull’esclusivo reportage di viaggio. Quì possiamo comunque dire che non si è trattato di un vero errore: il post è stato pensato in risposta allo stile di vita che ho avuto fino a quel momento lavoro, lavoro ma tanti viaggi e partenze quasi mensili più viaggi molto lunghi… Insomma fino a quel momento avevo avuto materiale fresco a non finire.

I cambi di vita…compresa convivenza, disoccupazione e nascita di un figlio possono far cambiare tutto…anche la linea editoriale di un blog.

5- Aprire un travel blog su una piattaforma free o a pagamento?

Aprire un travel blog: errori da evitare

A questo punto devi ragionare sul lato tecnico. Il mio errore è stato quello di molti: partire da una piattaforma free pensando “se poi servirà cambierò”. Questo evidenzia di non avere le idee chiare… e anche di non meritare il successo… le cose cambiano solo quando cambia tuo punto di vista (adesso lo so… e mi è servito tempo oltre che varie testate ad ogni muro della mia vita).

Se hai intenzione di intraprendere una via professionale al blogging parti da subito dall’acquisto di un dominio e del tuo hosting.

Ti assicuro che il tutto non ti costerà poi così tanto che acquistare pezzo per pezzo su wordpress.com…prima il dominio….poi la grafica…e via dicendo… senza accorgertene potresti arrivare ad una spesa superiore.

Senza considerare che wordpress.com non ti permette molte cose che un dominio libero da vincoli ti permette… dall’uso dei plugin all’inserimento di pubblicità e via dicendo.

6- Un ultimo consiglio su un errore che non ho fatto

Aprire un travel blog: errori da evitare

Una volta raggiunto il successo (chi ci riesce) salvo rari casi non guadagna con un blog una cifra tale da dichiararla uno stipendio.

Non potete quindi far nascere un travel blog pensando solo alla possibilità di monetizzare perché nella maggior parte dei casi rimarrete scottati.

Se i guadagni arriveranno lo faranno in genere con molta lentezza. Inizia perché ami viaggiare, raccontare e scrivere. Solo dopo pensa a monetizzare.

Insomma tutto questo discorso è per dirti che senza una programmazione di base non andrai da nessuna parte ed il tempo impiegato per emergere (se emergerai) sarà tre volte superiore.

Aprire un travel blog: gli errori che ho fatto e che devi evitare Condividi il Tweet

Te lo dice chi gli errori li ha fatti tutti e ha dovuto reimpostare tutto da capo perdendo soldi e tempo.

Non imitarmi segui solo i consigli di chi ci ha battuto la testa nel corso degli anni.

Informazioni sull'autore

Ex agente di viaggio, lettrice compulsiva di ogni genere letterario (esclusi libri rosa), viaggiatrice seriale con la passione per penna e calamaio. Convertita al mondo 2.0 ho creato Viaggi Zaino in Spalla e ora perseguo il faticoso compito di convertire ai viaggi indipendenti e al fai da te chiunque passi per le mie pagine

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