Quante volte avete guardato Roma con desiderio: il desiderio di visitare e scoprire la Capitale passeggiando sotto il Colosseo, o tra i vicoli del centro storico facendo shopping lungo il Corso, o vagando per le sue ville e i suoi musei. Eppure tutti siete impreparati al lato oscuro di Roma.
Roma non è solo per luccichio e splendore. La sua parte legata a misteri e leggende spesso sfugge anche ai residenti, ma ha lasciato quà e là indizi per ricordare che di lì qualcosa di occulto giace dalla notte dei tempi.
Perché visitare Roma dimenticando che la sua storia, nel cuore della cristianità è fatta anche di velate ombre? Si tratta di un punto di vista insolito, ma comunque affascinante della bella capitale.
Uno sguardo diverso su Roma dopo 9 mesi da “Expat” *
Chissà per quale motivo on ho mai pensato di scrivere di Roma: la città in cui vivevo.
Che stupidaggine pensare che non viaggiando in un posto e non arrivandoci come viaggiatrice, non fosse il caso di trattarlo come argomento interessante, come luogo da scoprire.
Sono bastati 9 mesi di vita all’estero per guardare Roma con occhi nuovi e percepirla non più solo come casa, ma anche come destinazione.
Io lo so che in molti scrivono di Roma avvisando del caos e delle fatiche che si possono fare per visitarla, le conosco bene quelle fatiche… le ho vissute e me le sono ampiamente “godute”. Eppure mi sono spesso sentita dire “Roma le merita”…forse sì, ma ora che rotola nel caos e da expat la guardo a distanza, una lacrimuccia mi scorre dentro pensando a quanto era bella…a quanto è bella… o meglio a quanto sarebbe bella.
Mi scuserete per una così lunga introduzione, ma quello che a distanza vedi, quando non puoi godere di una passeggiata notturna tra le luci della Roma estiva, mangiando un tiramisù di Pompi o un gelato mentre cammini sul Lungo Tevere, sono i tanti scheletri nell’armadio…e allora divaghi e fai finta di non guardare, sorvoli i telegiornali e leggi libri… perché di Roma…oggi come oggi…solo i libri parlano bene e creano quel fascino che una città come Roma merita di aver riconosciuto.

E’ da quei libri che scopri le tante facce di Roma e la sua storia fatta di misteri ancora percepibili…e visitabili tra le strade del centro.
Itinerario esoterico a Roma: come mandare al diavolo le guide tradizionali *
Una passeggiata “poco romantica” a Piazza Navona: attenzione innamorati!
Mangiavo un gelato a Piazza Navona scambiando due chiacchiere con una signorona panciuta e dalla messa in piega perfetta che gestiva un chiosco quando questa, guardando verso la fontana dietro di me, sorrise dicendo “Coppietta felice, mica lo sa che fine farà”.
Avrei voluto uno specchio per guardare la mia faccia in quel momento e anche quando le chiesi il perché e la risposta fu “girano al contrario intorno alla fontana”. So che mi uscì un sorrisino che lei interpretò come la solita incredulità e girandosi blaterò “E non ce crede! Che tte devo di'”.
Bene! L’ho scoperto solo qualche ora dopo quello che non si trova sulle guide turistiche tradizionali: gli innamorati sono vivamente esortati a non girare intorno alla Fontana dei Quattro Fiumi in senso antiorario. Colpa della maledizione di una strega che campeggia sulla fontana da tempo immemore e che vi condannerebbe a lasciarvi entro 6 giorni! A voi l’onore di credere o no alla cosa.
Come questa ce ne sono una infinità di strane credenze e alcune sono decisamente “oscure”, prevedono fantasmi, simboli esoterici e tanto altro ancora. Insomma è stato quasi divertente scoprire roma attraverso i suoi fantasmi…e i suoi scheletri nell’armadio.
La brezza gelida di Piazza del Gesù
Se vi trovaste a passare per Piazza del Gesù e all’imprivviso sentiste una brezza gelida farvi rabbrividire, sappiate che quella è la “brezza del Diavolo”.
Credenza vuole infatti che Lucifero si ingelosì in modo inaudito della bellezza della chiesa che di notte arrivò di fronte alla chiesa della piazza guidando il suo carro trascinato prepotentemente dal vento. Secondo la leggenda l’alba lo prese all’improvviso e nella frenesia di scappare dimentico nella piazza il vento.
La Porta Alchemicha di Villa Palombara
In quella che oggi è Piazza Vittorio un tempo si trovava all’incirca Villa Palombara di proprietà di Massimiliano Palombara. In realtà quella che è conosciuta come la Porta Alchemica…o porta magica è l’unica sopravvissuta di 5 porte. Lo storico proprietario Massimiliano Palombara sembra fosse particolarmente attratto dalle scienze esoteriche. Sulla fine del ‘600 comparsero strani simboli la cui origine non è del tutto certa. I simboli dovrebbero essere formule derivanti da studi per la trasformazione di materiali in oro, studi dell’alchimista Giuseppe Borri che un giorno inspiegabilmente sparì.
Molti affermano che fu lui stesso ad incidere le formule sulla porta prima di sparire, altri che fu Massimiliano Palombara utilizzando pergamene del Borri ritrovate. Il dubbio principale però, non avendo ancora decifrato i simboli, è che la porta Alchemica sia la porta del Paradiso o dell’Inferno.
A Ponte Sant’Antangelo per incontrare il fantasma più famoso di Roma
Il corpo di una donna decapitato si incontra una volta all’anno, l’11 settembre, a Ponte Sant’Angelo. Una donna che porta tra le mani la sua testa, camminando nel suo abito azzurro coperta dal suo mantello argentato, è lo spirito malinconico di Beatrice Cenci.
La bellissima ragazza subì per anni violenze inaudite da parte del padre Francesco Cenci. Arrivata a 22 anni, spinta dalla disperazione per i continui maltrattamenti, decise con la famiglia di uccidere il padre.
Dopo vari tentativi falliti il corpo di Francesco Cenci fu ritrovato cadavere il 9 settembre 1598. Dopo un lungo processo che vide molte persone schierarsi per pietà dal lato della giovane donna, Beatrice Cenci fu condannata a morte e decapitata. Secondo la leggenda i suoi due boia, Alessandro Bracca e Mastro Peppe non vissero molto a lungo dopo l’esecuzione. Il primo fu trovato morto 13 giorni dopo in circostanze mai chiarite, mentre Mastro Peppe fu accoltellato proprio sul ponte di Castel Sant’Angelo
Il fantasma di Donna Olimpia su Ponte Sisto
Altra donna fantasma famosa a Roma sembra compaia di notte lungo Ponte Sisto a bordo della sua carrozza.
Donna Olimpia fu una sorta di arrampicatrice sociale dei suoi tempi. Si sposò per due volte con uomini ricchi e più anziani di lei che morirono lasciandogli una fortuna. Il secondo marito era anche il fratello di quello che diventò Papa Innocenzo X.
Donna Olimpia divenne particolarmente influente, pratimente diretta consigliera del papa e visse nella ricchezza (odiata dal popolo che la soprannominò Pimpaccia) fino alla morte di Innocenzo X quando caricò su un carro due casse di monete d’oro e scappò sapendo che la sua vita non sarebbe stata la stessa senza la protezione del Papa.
Non tornò più a Roma e morì di peste 2 anni dopo.
La meridiana astronomica di Roma
Come nel duomo di Milano e a Saint Sulpice anche a Roma si trova una Meridiana astronomica. Bisogna andare alla chiesa di Santa Maria degli Angeli (via Cernaia 9). La “Linea Clementina ” o Meridiana astronomica, si trova disegnata obbliquamente sul pavimento del transetto. Transetto e navata centrale di questa chiesa compongono una sorta di Croce greca simile al simbolo dei Templari.
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