Quando su internet ho letto che alcuni parlano addirittura di “Sindrome di Parigi” ho capito di non essere strana a pensare che la città  di Parigi sia in sé molto diversa dalla “mitologica” città  dei sogni e dell’amore che viene sponsorizzata in giro per il mondo…e tutto farei tranne che ri- partire per Parigi.

So che mi farà molti nemici, ma ho visitato Parigi più volte, e devo dire che la mia opinione alla fine non è affatto cambiata… anche se è sempre una opinione personale

Dov’è il calore che ci si aspetta dalla “città  dell’Amore”?

Parigi: la grande delusione
La Senna

 

Forse si è perso nei grand Boulevard parigini, nell’immensità  di quelle strade grigie e ricche solo di negozi, nel grigiore dei quartieri fatti di viali trafficati di macchine e turisti che a testa a bassa passano di strada in strada.

Perché non andare a Parigi *

Non voglio unire tutto nel negativo assoluto, ci sono degli angoli di Parigi che possono toccare il cuore, ma la maggior parte è della città mi è sembrata solo una vetrina intenta a mostrare se stessa.

Lo so! Mi aspetto le critiche di chi la adora… a partire dalle mie amiche (Vale lo so con te sono in guerra da un bel po’).

Parigi: la grande delusione
Tour Eiffel

Prima di partire per Parigi ti consigli cosa non fare. *

1. Salire sulla Tour Eiffel

Soprattutto di giorno e nel week end le file per salire sono immense.

Evitando di aprire una discussione sulla “bellezza” di questo monumento, diciamo che è comunque un simbolo di Parigi e se fate una vacanza in questa città  non potete non inserirla nel vostro tour.

Sinceramente ho preferito ammirarla dall’alto di Trocadero (sono arrivata là in metro, c’è proprio l’omonima fermata della metropolitana).

Mi sono sdraiata nel parco sottostante per un pic nic in una bella area verde e per una foto dal basso……mi sono anche permessa di fare la patetica foto nell’atto di buttare giù la Tour Eiffel…ebbene sì ¬ anche io ho i miei momenti 🙂

Parigi: la grande delusione
la tour Eiffel…ed il mio momento demenziale

Se l’idea di salire sulla tour Eiffel vi stuzzica e non sapete rinunciarvi posso consigliarvi una salita di notte. Ancora meglio sarebbe salire al tramonto quando i colori del cielo si fondono con quelli della città  ed il grigiore dei palazzi improvvisamente si scalda baciando il sole che va a dormire.

Naturalmente ci sono luoghi elevati di Parigi da cui si può ammirare la città  dall’alto senza dover affrontare la fila della Tour Eiffel e anche pagando meno (ad esempio il grattacielo di Montparnasse).

2. Evitare i ristoranti del centro

I ristornati in centro come anche quelli che fanno menù turistici a base di Crepes (primo e secondo sulle crepes e magaria anche dolce) sono da evitare come la peste.

Si tratta di piatti veramente poco accattivanti.

Diciamo che una crepe è piacevole sia dolce che salata, ma un pasto intero è veramente un insulto all’intelligenza… anche se io ammetto di essermi fatta insultare, ma in fondo io ci sono per provare ed esortarvi a non fare gli stessi errori.

Parigi: la grande delusione
Cena alla Creperie

Come vi ho detto quindi evitate i grandi ristoranti rinomati e pubblicizzati: sono delle gabbie per turisti dove sponsorizzano la haute cuisine francese ripulendovi il portafoglio.

Considerando che noi italiani da questo punto di vista siamo poco facili, anzi difficilmente riusciamo a trovare un tipo di cucina che ci soddisfa al 100%, farsi ripulire il portafoglio per qualcosa che ci convince poco non è fattibile. Si possono gustare numerosi piatti locali senza spendere una fortuna, basta avere la pazienza di cercare un po’  in strade meno affollate di turisti.

Piccoli consiglio extra per mangiare a Parigi

Ottimo è Chez Marlain un ristorante del quartiere ebraico niente male, non avevo mai provato questo tipo di cucina e ne sono uscita entusiasta. C’è la possibilità  di scegliere una sorta di menù degustazione e assaggiare più piatti, consigliabile se non sapete cosa state ordinando.

Parigi: la grande delusione
Il Louvre

Particolare…e anche un po’ affollato anche la Cantine du Troquet, purtroppo non potrete prendere prenotazioni quindi quasi sicuramente bisognerà  fare un po’ di fila, ma alla fine si mangia bene e si spende il giusto.

Comunque evitando i vari ristoranti dai nomi pomposi e, vagando quà  e là, si trovano numerose piccole brasserie che potrebbero riservare interessanti sorprese.

Però, per favore, evitate di chiedere piatti di pasta…che vi serviranno inevitabilmente scotti da morire.

Non so perché vogliano inerpicarsi in questo campo, la pasta non è per loro, c’è di meglio nella cucina francese, potete astenervi un paio di giorni da questo piatto e godervelo tranquillamente a casa!! (scusatemi ma per me pasta, pizza e caffè¨ sono di casa nostra meglio evitare all’estero).

Se volete una guida migliore su cosa e dove mangiare a Parigi leggete il mio post:

Cosa mangiare a Parigi: nel paese della nouvelle cuisine.

3. Evitate gli Champs Elysee,

O meglio diciamo che potete darci un’occhiata, ma non ci perdete troppo tempo.

Il caos regna sovrano e i negozi sono fatti solo per ammirare le vetrine e pensare che non potrete mai permettervelo, sarà  una capitale della moda, ma se si considera quella strada sembra più la capitale della moda per pochi.

Sono una patita di shopping quindi vi posso dire che la cosa che mi è piaciuta di più è stata andare alla ricerca di negozietti vintage... e vi assicuro che ce ne sono, e alcuni sono diventati dei veri must dello shopping parigino.

Parigi: la grande delusione
Notre Dame

Cosa vedere e fare a Parigi tra tante cose che ho odiato *

Una passeggiata al quartiere di Montmartre è inevitabile. Si tratta di un quartiere estremamente turistico, ma dal fascino innegabile.

  • Visitare Montmartre

Un giro per Place du Tertre dove gli artisti si raggruppano, una visita alla Basilica del Sacro Cuore, un giro per il cimitero di Montparnasse dove andare alla ricerca delle tombe dei celebri Stendhal, Truffaut, Degas e Foucault. Trovate qui anche il famosissimo Moulin Rouge. Non vi so dire come possano essere gli spettacoli perché il prezzo d’ingresso mi ha fatto passare la fantasia di entrare.

Carina invece la stradina nascosta che da Montmartre porta fino al Moulin Rouge. Sicuramente è qui che si riesce a respirare l’aria Bohemienne che ci si aspetta da Parigi.

Leggete il mio articolo:

Parigi: il quartiere di Montmartre

  • Pigalle

Ai suoi piedi troverete anche il poco raccomandabile quartiere di Pigalle, o meglio il quartiere a Luci Rosse: oggi il turismo ha portato a “ripulire” questo quartiere rendendolo più a portata di turisti.

Sinceramente non credo ci sia molto da vedere a parte molte insegne di sexy shop e locali a luci rosse….non assomiglia molto al quartiere a luci rosse di Amsterdam.

Parigi: la grande delusione
le bouquiniste
  • Il 5° arrondissement

Anche il 5° Arrondissement merita una visita di giorno o di notte può riservare sorprese.

Sto parlando del quartiere latino. Affollato tutti i giorni e a tutte le ore, ma con angoli interessanti.

Di notte poi si anima del caos giovanile con locali che si susseguono uno dopo l’altro…..turistico? Si, ma per una serata spensierata può essere l’ideale.

  • Notre Dame e mercato delle pulci

Visitate anche la Cattedrale di Notre Dame, con il suo enorme piazzale assolato e le guglie che in modo un po’ lugubre guardano dall’altro. E’ il classico esempio di come un qualcosa dall’aspetto “spaventoso” possa diventare affascinate.

Sappiate che proprio di fronte all’ingresso si trova quello conosciuto come il Punto Zero da dove sembra parta la misurazione di tutte le distanze delle strade della Francia.

Gli appassionati di antiquariato poi possono trovare interessanti stimoli all’acquisto nel Mercato delle Pulci di Ouen che si tiene sabato, domenica e lunedì.

Scegliete comunque Parigi tra i vostri viaggi in Europa e magari fatemi sapere che ne pensate.

Come in ogni città  ci sono cose stupende ed altre da evitare. E poi tutto è un’opinione.

Chissà magari andando con meno aspettative rischierete meno di quei poveri giapponesi scontenti che, al ritorno da Parigi, finiscono per cadere nella “Sindrome di Parigi”.

Parigi: la grande delusione

Ti consiglio una guida *

Non avendo avuto tempo di curare una mia guida personale della città di Parigi ti consiglio qualche libro interessante che potrebbe farti capire meglio la città:
– Parigi low cost. Guida anticrisi alla città più romantica del mondo
– Parigi
101 cose da fare a Parigi almeno una volta nella vita (eNewton Manuali e guide)

Parigi con i bambini. Dove andare, cosa fare, come divertirsi insieme

Naturalmente di libri su questa città ne troverete a bizeffe ma partite da qualche consiglio per visitare la città.

 

Una mail in cambio di poco disturbo e tante informazioni e curiosità. Entra nella famiglia di Viaggi Zaino in Spalla e scarica la tua guida gratuita di questo mese



Follow my blog with Bloglovin

Informazioni sull'autore

Ex agente di viaggio, lettrice compulsiva di ogni genere letterario (esclusi libri rosa), viaggiatrice seriale con la passione per penna e calamaio. Convertita al mondo 2.0 ho creato Viaggi Zaino in Spalla e ora perseguo il faticoso compito di convertire ai viaggi indipendenti e al fai da te chiunque passi per le mie pagine

Scopri altre curiosita' e informazioni utili

5 commenti

  1. Ciao!
    Saremo (a torto) in pochi, ma anch’io faccio parte dei cosìddetti non estimatori della capitale francese.
    Premesso che la Francia è una nazione meravigliosa, secondo me però, essendo caratteristica un pò come l’Italia, sfoggia il suo meglio nelle realtà medio/piccole: Bordeaux, Montpellier, Nizza, Cannes, la fascia della Loira e via dicendo…
    Parigi, beh sicuramente ha il suo perchè, ma penso sia una metropoli piuttosto autoreferenziata, molto “pompata” da pubblicità, media e cinema, una città comunque piatta, con pochissimi parchi pubblici e panoramiche naturali praticamente assenti.
    Mi ha sempre dato l’idea di una sorta di Milano: consumistica e modaliola, solo molto più estesa e un pò più artistica.
    La tour Effeil poi sostanzialmente cos’è: un mastodontico traliccio di ferro posto su un grosso prato accando alla Senna (tant’è vero che dopo la maxi esposizione di fine ottocento era stata presa in esame l’idea di abbatterla).
    Climaticamente poi, stando sotto la Manica, è sempre molto piovosa e grigia: sicuramente ciò non aiuta a mettere in luce i pregi che pur possiede.
    Detto questo penso che, a parità di Capitali, sia molto più attraente Vienna.
    Meno esagerata, più suggestiva, più incantevole.

    1. Federico forse siamo troppo di parte e la critichiamo troppo… senza vedere i lati positivi. Ho amiche che la adorano, ma sostanzialmente approvo il tuo punto di vista: in generale non la trovo una città tanto romantica e speciale, ma molto ben pubblicizzata.
      Questo non toglie che anche qui si trovano angoli speciali come in ogni città e che ci siano sicuramente molte cose da vedere data la sua lunga storia. 🙂 Forse siamo troppo cattivi :-p

Dimmi cosa ne pensi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: